Dysauxes famula

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Dysauxes famula
Esemplare fotografato a Primorsko (Bulgaria)
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Noctuoidea
Famiglia Erebidae
Sottofamiglia Arctiinae
Tribù Syntomiini
Genere Dysauxes
Specie D. famula
Nomenclatura binomiale
Dysauxes famula
(Freyer, 1836)
Sinonimi

Lithosia famula
Freyer, 1836[1]

Dysauxes famula (Freyer, 1836) è un lepidottero appartenente alla famiglia Erebidae[1][2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Adulto ad ali piegate fotografato a Piazzo (Trentino, Italia)

È una specie piccola, con ali anteriori allungate di colore marrone chiaro, punteggiate da alcune macchie bianche grossomodo circolari, e ali anteriori gialle con margine esterno marrone, troncato verso la metà. L'addome è ocra, con una serie longitudinale di punti, e le antenne sono seghettate[2].

È simile alla congenere D. punctata, di cui era in passato considerata sottospecie[2]; da essa si distingue per due macchie bianche impari sulle ali anteriori[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Il bruco si nutre su piante dei generi Taraxacum, Senecio, Plantago e Lactuca[4]; sverna in forma larvale, impupandosi la primavera successiva[2].

L'adulto appare spesso con due generazioni, a maggio-giugno e ad agosto-ottobre (o una sola nei climi più rigidi); durante il giorno è frequente trovarli a riposo sulla vegetazione[2][3].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare fotografato presso Calamata (Peloponneso, Grecia)

La specie predilige gli habitat caldi e secchi[3]; è segnalata lungo le coste e le isole mediterranee dell'Europa (esclusa la penisola iberica) e dell'Asia, nonché nel Caucaso e sul mar Nero[1][2][5], e si spinge fino all'Estremo Oriente[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Dysauxes famula (Freyer, 1836), su GBIF. URL consultato il 21 settembre 2022.
  2. ^ a b c d e f (EN) Dysauxes famula Freyer 1836, su Centro di Educazione e Formazione Ambientale Onlus Niscemi. URL consultato il 21 settembre 2022.
  3. ^ a b c d (EN) Dysauxes famula (Freyer, 1836), su Lepidoptera and their ecology. URL consultato il 21 settembre 2022.
  4. ^ (EN) Dysauxes famula (Freyer, 1836), su Moths and Butterflies of Europe and North Africa. URL consultato il 21 settembre 2022.
  5. ^ (EN) Dysauxes famula (Freyer, 1836), su Fauna Europaea. URL consultato il 21 settembre 2022.

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